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1. |
Casa dei pensieri
04:58
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Casa dei pensieri
mutano gli umori
cadono le stanze
rsplodono i colori
casa dei pensieri
fatti di oggi
fatti di domani
fatti di ieri
fatti di auto
fatti di vento
fatti di onde
fatti di tormento
fatti di sole
fatti di pioggia
fatti di luce
fatti d'amore
Casa dei casa dei
pensieri
casa dei casa dei
desideri
fatti di fatti di
cristallo
fatti di fatti di
osso e midollo
fatti di afeoplani
fatti di illusioni
fatti di libri
fatti di sorti
fatti di parole
lungo i fiumi
fatti di progetti
sotto i lampioni
fatti di nebbia
fatti di erba
fatti di fumo
fatti di te
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2. |
Luna di pietra
06:16
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Luna di Pietra
non ti ascolta più
magica notte tra le sabbie
pesci di vetro in un ampolla blu
rosso scarllatto tra le nuvole
Notti voraci che si espandono
indifferenza stanca senza un poi
strati di noia ascoldando che
mosche ci ronzano indifferenti a noi
Mille parole che non si ascoltano
frasi spezzate nel buio esalano
occhi di lacrime al sole ridono
mani che toccano i seni tuoi
Dentro le foglie non dormi più
corri sui muri dei cieli d'africa
dentro un pensiero un circuito elettrico
gocce di cera sul viso pallido
Dentro di te nelle tue viscere
stare con te nel cuore in luce
contradizioni a mani libere
contraddizioni così per ridere
Maschere vuote da ogni immagine
maschere invocano i sogni degli dei
parole sputano anime tossiche
di giorni chimici e rosse sciabole
Denti che mordono le tue palpebre
fucili neri e rabbia intorno a noi
denti che mordono le tue palpebre
muori col cuore pieno di nuvole
muori col cuore pieno di nuvole
muori col cuore pieno di nuvole...
“Ogni felicità
sta lontana da noi
si appiattisce in silenzio
tra le ombre dei boschi….....
imperdibile eco….
vola nella farfalla
nei tuoi occhi si ferma
ma poi corre lontano …
si riffuge in un mondo pigro
e quasi rovescio
…...
nella mia fantasia
gioca un po con le ombre
….......
sul tuo cuore
riposa.”
estratto da “Poesia” di S. Iorfida
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3. |
C'è il sole nella strada
04:28
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C'è il sole nella strada
C'è il sole nella strada
amo il sole ma non amo la strada
allora rimango in casa
Ad aspettare che il mondo venga
Con le sue torri dorate
E le sue cascate bianche
Con le sue voci di lacrime
E le canzoni della gente che è allegra
O che è pagata per cantare
E la sera arriva nell'istante
In cui la strada diventa un'altra cosa
E scompare sotto le piume
Della notte piena di interrogativi
E dei sogni di coloro che sono morti
Allora scendo in strada
Essa si stende laggiù fino all'alba
Una nebbia si spande intorno
Ed io cammino in mezzo all'acqua prosciugata
All'acqua acre della notte fresca
Il sole tornerà fra poco.
Boris Vian
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4. |
Le mani d'Africa
05:44
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5. |
Vento lento
07:22
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6. |
Necramor
04:33
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7. |
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Sono le pieghe in cui nascondi il vento
sono le stanze ricolme di profumi
le danze folli di mani ed emozioni
con la mia voce rincorro le tue onde
Sono le corse di lepri nella notte
la bocca bella e rossa di primizie
l'occhio che guarda una femmina d'argilla
nel verde opaco di svagate lande
Son statue mute in una città fantasma
alberi pieni di frutta e di misteri
con grandi dita fan cerchi nella nebbia
accarezzando la luna e il suo pudore
son cocci rotti di tossa terracotta
i tuoi pensieri che affolano le notti
sono fantasmi di un fragile desttino
figlia dell'acqua e del sole del mattino.
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8. |
Non vorrei crepare
07:16
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Non vorrei crepare
Prima d'aver conosciuto
I cani neri del Messico
Che dormono senza sognare
Le scimmie a culo nudo
Divoratrici dei tropici
I ragni d'argento
Dal nido pieno di bolle
Non vorrei crepare
Senza sapere se la luna
Sotto la sua falsa aria di moneta
Ha un lato appuntito
Se il sole è freddo
Se le quattro stagioni
Sono davvero quattro
Senza aver provato
A portare un vestito
Lungo i grandi viali
Senza aver guardato
Dentro a un tombino
Senza aver ficcato il cazzo
Nei posti più impensati
Non vorrei crepare
Senza conoscere la lebbra
O le sette malattie
Che si prendono laggiù
Il bene e il male
Non mi farebbero penare
Se sapessi
Che ne avrò la strenna
E c'è anche
Tutto ciò che conosco
Tutto ciò che apprezzo
E che so che mi piace
Il fondo verde del mare
Dove le alghe ballano il valzer
Sulla sabbia ondulata
L'erba bruciata di giugno
La terra che si screpola
L'odore delle conifere
E i baci di colei
Che questo che quello
La bella ecco
Il mio Orsetto, Orsola
Non vorrei crepare
Prima d'aver consumato
La sua bocca con la mia bocca
Il suo corpo con le mie mani
Il resto coi miei occhi
Non dico altro bisogna pur
mantenersi riverenti
Non vorrei crepare
Prima che abbiano inventato
le rose eterne
La giornata di due ore
Il mare in montagna
La montagna al mare
La fine del dolore
I giornali a colori
Tutti i bambini contenti
E tante cose ancora
Che dormono nei crani
Di geniali ingegneri
Di allegri giardinieri
Di socievoli socialisti
Di urbani urbanisti
E di pensatori pensierosi
Tante cose da vedere
Da vedere e da sentire
Tanto tempo d'attendere
A cercare nel nero
E io vedo la fine
Che brulica e che s'avvicina
Con la sua gola ripugnante
E che m'apre le braccia
Di ranocchia brancicante
Non vorrei crepare
Nossignore nossignora
Prima d'aver provato
Il gusto che mi tormenta
Il gusto più forte
Non vorrei crepare
Prima di aver gustato
Il sapore della morte...
Boris Vian
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9. |
Dea mangia mele
04:18
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Luce blindata
l'esotica estasi
si compie
in un incontro di soli e pallide stelle
un bolide lanciato
nell'occhio di un tifone sepente
di una vita carica di idiozie ed amplessi mentali
I soli loro giganti rossi
nebulosi espolsivi belli
si amano e si scontrano sia amano e si scontrano
madre di fauno
angusto pertugio in cui
le stelle marine si svegliano
al fragore e alle urla di
palcidi disgraziati
colti da
presagi funesti
colti da presagi funesti
Dea mangia mele con pelli di cuoio
ed occhiali incarnati
Dea mangia mele con pelli di cuoio
ed occhiali incarnati
io stupido
come le alghe nella sabbia
ricucio le fantasie di sabati
sui mitici treni di luglio
Affondando nell'aria
l'anima di Cristo
fauno dal sorriso grande
con occhi velati
ed eletrodi al carbonio infissi nel cuore
Dea mangia mele elegante trappola dal gusto di sangue
dea mangia mele elegante trappole dal gusto di sangue
le labbra lame di coltello
infilate nel ghiaccio invernale di un amore...
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