A tutti gli Uragani che ci passarono accanto

by Enten Hitti

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1.
Casa dei pensieri mutano gli umori cadono le stanze rsplodono i colori casa dei pensieri fatti di oggi fatti di domani fatti di ieri fatti di auto fatti di vento fatti di onde fatti di tormento fatti di sole fatti di pioggia fatti di luce fatti d'amore Casa dei casa dei pensieri casa dei casa dei desideri fatti di fatti di cristallo fatti di fatti di osso e midollo fatti di afeoplani fatti di illusioni fatti di libri fatti di sorti fatti di parole lungo i fiumi fatti di progetti sotto i lampioni fatti di nebbia fatti di erba fatti di fumo fatti di te
2.
Luna di Pietra non ti ascolta più magica notte tra le sabbie pesci di vetro in un ampolla blu rosso scarllatto tra le nuvole Notti voraci che si espandono indifferenza stanca senza un poi strati di noia ascoldando che mosche ci ronzano indifferenti a noi Mille parole che non si ascoltano frasi spezzate nel buio esalano occhi di lacrime al sole ridono mani che toccano i seni tuoi Dentro le foglie non dormi più corri sui muri dei cieli d'africa dentro un pensiero un circuito elettrico gocce di cera sul viso pallido Dentro di te nelle tue viscere stare con te nel cuore in luce contradizioni a mani libere contraddizioni così per ridere Maschere vuote da ogni immagine maschere invocano i sogni degli dei parole sputano anime tossiche di giorni chimici e rosse sciabole Denti che mordono le tue palpebre fucili neri e rabbia intorno a noi denti che mordono le tue palpebre muori col cuore pieno di nuvole muori col cuore pieno di nuvole muori col cuore pieno di nuvole... “Ogni felicità sta lontana da noi si appiattisce in silenzio tra le ombre dei boschi…..... imperdibile eco…. vola nella farfalla nei tuoi occhi si ferma ma poi corre lontano … si riffuge in un mondo pigro e quasi rovescio …... nella mia fantasia gioca un po con le ombre …....... sul tuo cuore riposa.” estratto da “Poesia” di S. Iorfida
3.
C'è il sole nella strada 
C'è il sole nella strada
 amo il sole ma non amo la strada
 allora rimango in casa
 Ad aspettare che il mondo venga
 Con le sue torri dorate
 E le sue cascate bianche
 Con le sue voci di lacrime
 E le canzoni della gente che è allegra
 O che è pagata per cantare 
 E la sera arriva nell'istante
 In cui la strada diventa un'altra cosa 
 E scompare sotto le piume
 Della notte piena di interrogativi
 E dei sogni di coloro che sono morti
 Allora scendo in strada
 Essa si stende laggiù fino all'alba
 Una nebbia si spande intorno
 Ed io cammino in mezzo all'acqua prosciugata
 All'acqua acre della notte fresca
 Il sole tornerà fra poco. Boris Vian
4.
5.
Vento lento 07:22
6.
Necramor 04:33
7.
Sono le pieghe in cui nascondi il vento sono le stanze ricolme di profumi le danze folli di mani ed emozioni con la mia voce rincorro le tue onde Sono le corse di lepri nella notte la bocca bella e rossa di primizie l'occhio che guarda una femmina d'argilla nel verde opaco di svagate lande Son statue mute in una città fantasma alberi pieni di frutta e di misteri con grandi dita fan cerchi nella nebbia accarezzando la luna e il suo pudore son cocci rotti di tossa terracotta i tuoi pensieri che affolano le notti sono fantasmi di un fragile desttino figlia dell'acqua e del sole del mattino.
8.
Non vorrei crepare 
 Prima d'aver conosciuto 
I cani neri del Messico 
 Che dormono senza sognare 
 Le scimmie a culo nudo
 Divoratrici dei tropici 
I ragni d'argento 
Dal nido pieno di bolle 
 Non vorrei crepare 
 Senza sapere se la luna 
 Sotto la sua falsa aria di moneta 
 Ha un lato appuntito 
 Se il sole è freddo 
 Se le quattro stagioni 
 Sono davvero quattro 
Senza aver provato 
A portare un vestito 
 Lungo i grandi viali
 Senza aver guardato
 Dentro a un tombino
 Senza aver ficcato il cazzo
 Nei posti più impensati 
 Non vorrei crepare 
 Senza conoscere la lebbra 
 O le sette malattie 
 Che si prendono laggiù 
Il bene e il male 
Non mi farebbero penare 
 Se sapessi 
 Che ne avrò la strenna
 E c'è anche 
 Tutto ciò che conosco 
 Tutto ciò che apprezzo 
 E che so che mi piace 
Il fondo verde del mare 
 Dove le alghe ballano il valzer
 Sulla sabbia ondulata 
L'erba bruciata di giugno 
La terra che si screpola 
 L'odore delle conifere 
 E i baci di colei 
 Che questo che quello
 La bella ecco 
Il mio Orsetto, Orsola 
 Non vorrei crepare 
 Prima d'aver consumato 
 La sua bocca con la mia bocca 
Il suo corpo con le mie mani 
Il resto coi miei occhi 
 Non dico altro bisogna pur
 mantenersi riverenti
 Non vorrei crepare 
 Prima che abbiano inventato 
le rose eterne 
 La giornata di due ore 
 Il mare in montagna 
 La montagna al mare 
 La fine del dolore 
I giornali a colori 
 Tutti i bambini contenti
 E tante cose ancora 
Che dormono nei crani 
 Di geniali ingegneri 
 Di allegri giardinieri 
 Di socievoli socialisti 
 Di urbani urbanisti 
 E di pensatori pensierosi 
 Tante cose da vedere 
Da vedere e da sentire 
 Tanto tempo d'attendere
 A cercare nel nero
 E io vedo la fine 
 Che brulica e che s'avvicina 
Con la sua gola ripugnante 
 E che m'apre le braccia 
 Di ranocchia brancicante
 Non vorrei crepare 
 Nossignore nossignora 
 Prima d'aver provato 
Il gusto che mi tormenta 
Il gusto più forte 
 Non vorrei crepare 
 Prima di aver gustato 
Il sapore della morte... Boris Vian
9.
Luce blindata l'esotica estasi si compie in un incontro di soli e pallide stelle un bolide lanciato nell'occhio di un tifone sepente di una vita carica di idiozie ed amplessi mentali I soli loro giganti rossi nebulosi espolsivi belli si amano e si scontrano sia amano e si scontrano madre di fauno angusto pertugio in cui le stelle marine si svegliano al fragore e alle urla di palcidi disgraziati colti da presagi funesti colti da presagi funesti Dea mangia mele con pelli di cuoio ed occhiali incarnati Dea mangia mele con pelli di cuoio ed occhiali incarnati io stupido come le alghe nella sabbia ricucio le fantasie di sabati sui mitici treni di luglio Affondando nell'aria l'anima di Cristo fauno dal sorriso grande con occhi velati ed eletrodi al carbonio infissi nel cuore Dea mangia mele elegante trappola dal gusto di sangue dea mangia mele elegante trappole dal gusto di sangue le labbra lame di coltello infilate nel ghiaccio invernale di un amore...

about

Titolo: “ A tutti gli uragani che ci passarono accanto”
Nome band/artista: Enten Hitti
Produttore: Lizard Records/ADN Records
Durata (47:21:00):
Lingua: italiano
Genere: musica d’autore, etnica, ambient
Tipologia (singolo, mini CD, EP, LP, compilation): CD
Titolare diritti sulla copertina: Egidio Marullo
Proprietario del master: Enten Hitti

credits

released January 26, 2021

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Enten Hitti Milan, Italy

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